20100901

TAD MELANCHOLY

Then came the weird pervasive chocolate smell that floated like a cloud over Manhattan. At first you thought it was local, you'd passed an unseen backery, smelled something wafting, chocolate sweet, stirring cravings and memories both. You'd scan the area, find nothing, continue on, but the smell was with you everywhere, with you in your apartament, too, though the windows were tight. On the street again, you'd see others glancing up, sniffing air, bemused. And soon confirming: yes, they smelled the same thing. It had been downtown, too, someone said, quite nervously. Another said even in the subway. Lexington Avenue sidewalks, normally muffled in regular hostility, broke out suddenly in Willy Wonka comparisons, one passerby saiyng, I thought of a sundae, another replying, No, syrup on crepes. Or, a tad melancholy: I haven't wanted ice cream like this in forty years.
(Jonathan Lethem | Chronic City)

TRIMMED

If I'm ever trimmed so precisely around the curve of my ear let me die in my sleep. Let the eagles pluck out my eyes.
(Jonathan Lethem | Chronic City)

VACUUM

Probably everyone feels this way. My distinction (if there is one) lies in the helpless and immersive extent of my empathy. I'm truly a vacuum filled by the folks I'm with, and vapidly neutral in their absence.
(Jonathan Lethem | Chronic City)

OONA/NO ONE

I wanted Oona in the morning. I could still conjure her slippery smoothness in my arms (and divergent cuppable breasts in my palms, where they left ghost trails of peach's weight), but Oona had kept dunning lights and pulling courtains, and dressing and undressing stealthly, while I was at the sink or refrigerator, or asleep. When I asked, Oona informed me she was too skinny to look at. She might even be invisible, she joked. After I looked clear through her I'd see there was no one there at all.
(Jonathan Lethem | Chronic City)

UNEXPRESSED/INTUITED/FORBIDDEN

[...] beneath exhaustion lies a certain rage. I detect a wrongness everywhere. Within and Without, to quote a lyric. I would be misleading to say I'm screaming inside, for if I was, I'd soon enough find a way to scream aloud. Rather, the politeness infests a layer between me and myself, the name of the wrongness going not only unexpressed but unknow. Intuited only. Forbidden perhaps.
(Jonathan Lethem | Chronic City)

IN SHORT

In short, some human freedom had been leveraged from view at the level of consciousness. Liberty had been narrowed, winnowed, amnesiacked.
(Jonathan Lethem | Chronic City)

MISPLACED/CONSPIRED

I was startled. Did I have a secret? If I did, it was one of the things I'd misplaced in the last few years. [...] So if I had a secret, it was that I had conspired to forget my secret.
(Jonathan Lethem | Chronic City)

BODILY

I have trouble believing anything exists until I know it bodily.
(Jonathan Lethem | Chronic City)

20100830

ODE

Addio, Oed, hai imboccato il rettilineo finale, perchè ogni impresa che sia paramentata sulla sua mera resa economica è destinata al fallimento, a meno che non sia francamente criminosa.
(Stefano Bartezzaghi | La Repubblica, Anno 17 - N.33)

20100826

CLASSICA TIRITERA

"Insomma è chiaro che li usiamo [...], li incateniamo e li sodomizziamo, fotografiamo il loro degrado, li mandiamo a posare le ferrovie e giù nelle miniere e nelle fogne e nei mattatoi, li mettiamo sotto pesi disumani, gli dilaniamo i muscoli e la vita e la salute, lasciando loro nella nostra bontà qualche anno miserando di incerto godimento dei frutti. Sicuro che facciamo così. E perchè no? Non sono buoni a nient'altro. Che probabilità ci sono che crescano fin alla piena virilità, siano istruiti, generino figli, facciano progredire la cultura e la razza? Noi prendiamo quel che possiamo finché possiamo. Guardateli: portano in evidenza i segni del loro assurdo destino. La loro sciocca musica sta per fermarsi, e saranno loro quelli sorpresi nel mezzo, goffi, in gran parte stonati e mai del tutto consapevoli, pochi col buonsenso di mollare la partita in anticipo e cercare rifugio prima che sia troppo tardi. Quando, forse, non ci sarà rifugio.
"Ci compreremo tutto" continuò, facendo il gesto atteso con le braccia. "Tutto questo Paese. Il denaro parla, la terra ascolta... là dove s'imboscava l'anarchico, dove il ladro di cavalli attendeva al suo lavoro, noi pescatori di americani getteremo le nostre reti di maglie perfette, dieci acri ciascuna, spianate e a prova di qualsiasi molestia, pronti per costruirvi sopra. Dove gli scapestrati e gli onanisti strisciavano sui loro vilissimi sogni di comunismo, la buona gente di pianura arriverà a branchi fra queste montagne, pulita, industriosa, cristallina... mentre noi, guardando dall'alto i loro piccoli bungalow di vacanza, abiteremo in palazzi da mucchi di dollari consoni al nostro stato, la cui costruzione pagheremo coi soldi dei loro mutui. Quando le cicatrici di queste battaglie saranno stinte da tempo e gli scarti di minerali coperti dalle erbe a ciuffi, e dai fiori di campo, e l'arrivo delle nevi non sarà più la dannazione dell'anno bensì la sua promessa, attesa con ansia per l'afflusso dei cercatori benestanti degli svaghi invernali, quando le strisce luminose delle teleferiche avranno soggiogato ogni pendio, e tutto sarà fiera e sano sport e razza eugeneticamente eletta, che cosa rimarrà più a ricordare la feccia cicalante del sindacato, i cadaveri gelati i cui nomi, falsi in ogni caso, sono passati per sempre senza alcun documento? A chi ne importerà che un tempo degli uomini abbiamo combattuto come se una giornata di otto ore, qualche moneta in più alla fine della settimana, fossero tutto, fossero degni del vento spietato sotto il tetto cadente, delle lacrime ghiacciate sul volto di una donna consunta anzitempo in uno stupore cupo da indiana, dei gemiti di bimbi i cui stomaci non erano mai soddisfatti, e il cui futuro, quello dei sopravvissuti, restava sempre di sgobbare per noi, di portare e nutrire e badare, di cavalcare lungo gli steccati delle nostre proprietà, di far la guardia fra di noi e quelli che volessero intromettersi, o mettersi a discutere? [...] Il movimento anarchico passerà, la sua corsa si spegnerà in silenzio, ma il denaro produrrà denaro, crescerà come le campanule nel prato, si espanderà e splenderà e prenderà forza, sottometterà tutto davanti a sé. È semplice. È inevitabile. È cominciato."
(Thomas Pynchon | Contro Il Giorno)

TERMINE NECESSARIO

"I dogi non ci sono più, la maledizione resta. Alcuni di oggi, spesso in posizione di arrecare gran danno, non capiranno mai come il 'potere', cioè lo Stato, possa essersi sostanziato come espressione di volere comune, esercitata invisibilmente nel buio che circonda ogni anima, in cui il castigo deve essere termine necessario. A meno che uno nella propria vita abbia scontato una pena pari a quella che ha imposto agli altri, si dà uno squilibrio in Natura."
(Thomas Pynchon | Contro Il Giorno)

LINEARE E QUOTIDIANO

Di ritorno verso Trieste, Cyprian, che ne aveva avuto abbastanza delle ferrovie, prese le cabotiere e i postali dell'Egeo, dello Ionio e dell'Adriatico, passando tutto il tempo che poteva a chiacchierare, fumare e bere con gli altri passeggeri, come se da solo avesse potuto trovarsi addosso qualcosa di sgradevole. Come se il lineare e il quotidiano, aderendovi con pienezza bastante, potessero salvarlo, salvare tutti.
(Thomas Pynchon | Contro Il Giorno)

20100822

DIGRESSIONE

Ora è il momento per una digressione, in cui descrivere i sentimenti dei personaggi:
Arthur si guarda i piedi, ma pensa alla bocca di Odile e ai suoi baci romantici.
Odile si chiede se i due ragazzi notino il suo seno muoversi sotto il maglione.
Franz pensa a tutto e niente. Non sa se il mondo stia diventando un sogno, o se il sogno stia diventando il mondo.
(Jean-Luc Godard | Bande à Part)

20100818

PEGGIORE

senza mr bandana sarei una persona peggiore
(iconoclastique su David Foster Wallace)

20100817

ALMOST

I don't know.
I feel like my heart's almost getting broken.

I guess I'm overreacting.

(Owen Wilson | The Life Acquatic With Steve Zissou, by Wes Anderson)

20100816

UN TIPO

Quanto a me, sono più un tipo da dubbi.
(David Foster Wallace | Commentatore - Considera L'Aragosta)

SCIMMIA DOTATA

Un autore è una scimmia dotata di intenzioni.
(David Foster Wallace | Che Esagerazione - Tennis, Tv, Trigonometria E Tornado)

20100724

EVENTUALMENTE TU

eventualmente tu
daresti in dono a me
le labbra tue
sol'anche per un poco?

sarebbe a dire un bacio
sarebbe a dire
sarebbe a dir che ti chiedo
è un bacio?

eventualmente tu daresti a me
in dono
daresti
eventualmente
tu?

(Guido Catalano)

ESTERIORITA' VS INTERIORITA'

Siamo pirati, no?, brutali e rozzi, troppo attaccati all'esteriorità delle cose, sempre meravigliati quando esce sangue dalle ferite dei nostri nemici. Non possiamo concepire un'interiorità che possa esserne fonte [...].
(Thomas Pynchon | Contro Il Giorno)

20100718

IL RESTO

Dopotutto, quando un solipsista muore, il resto scompare insieme a lui.
(David Foster Wallace | La Fine Di Qualcosa Senz'Altro, Verrebbe Da Pensare)

MASSIMO LEGNO

ESERCIZIO Usare almeno otto (8) dei suddetti termini dell'industria del porno in una frase di senso compiuto.

ESEMPIO DI SOLUZIONE "Dopo aver aspettato piuttosto a lungo il legno, una B-girl ha gonfiato il legnaiolo novellino mettendolo in condizione di partecipare a una Ss Dp i cui frequenti lampi richiedevano massimo legno, e dopo un inizio tentennante la Ss è finita con uno spettacolare doppio-facciale in cui l'attrice ha mostrato tutta la sua professionalità ostentando entusiasmo anche se le era finito un po' di schizzo nell'occhio destro."

(David Foster Wallace | Il Figlio Grosso E Rosso)

RIPORTO

Ma naturalmente dovremmo tenere a mente che volgare ha molte definizioni nel vocabolario, e che solo un paio di esse hanno a che fare con l'oscenità o il cattivo gusto. Dal punto di vista etimologico, volgare significa solo popolare su scala di massa. E' il contrario semantico di pretenzioso o snob. E' l'umiltà col riporto.
(David Foster Wallace | Il Figlio Grosso E Rosso)

20100716

ADIEUX

Per un attimo Kit si concesse di pensare a quanti altri adieux senza lacrime come l'attuale gli sarebbe toccato di vivere prima di quello che davvero non voleva, quello che infine sarebbe stato di troppo.
(Thomas Pynchon | Contro Il Giorno)

PRATICANTI DELL'OBLIO

Si diceva che i grandi trafori, come il Sempione o il San Gottardo, fossero maledetti, che quando il treno entrava e la luce del mondo, diurna o notturna, doveva essere abbandonata per la durata del passaggio, breve che fosse, e il rombo minerale impediva la conversazione, allora certi spiriti che un tempo avevano scelto di abbandonarsi nella feroce oscurità intestinale della montagna riapparivano tra i passeggeri paganti, occupavano i posti vuoti, bevevano in quantità trascurabile dalla cristalleria lavorata delle carrozze ristorante, accoglievano se stessi nelle forme ascendenti del fumo di tabacco, propagandavano ricordo e redenzione agli orecchi dei commessi viaggiatori, dei turisti, dei risolutamente oziosi, dei ricchi irredimibili, e di altri praticanti dell'oblio, i quali non potevano sentire i visitatori altrimenti che con la chiarezza dei fuggitivi, degli esuli, dei dolenti e delle spie - di tutti quelli, cioè, che avevano raggiunto un accordo, e perfino occasioni di intimità, con il Tempo.
(Thomas Pynchon | Contro Il Giorno)

20100611

DEVELOP

Life is like photography, you use the negative to develop.

(Dr. Arno Schmuck | The Impossible Project)