[...] quando ci fermammo sull'ampio scalone di pietra, colonizzato da felci di lingua cervina e altre erbacce, e guardammo su verso le finestre cieche, ci parve che la casa fosse preda di un muto orrore per la fine ignominiosa che presto le sarebbe toccata.
(W. G. Sebald | Austerlitz)
20141219
PREDA DI UN MUTO ORRORE
posted by cornelius at 10:01
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