20151204

LA RAGIONE

La ragione se la litigano gli uomini, non è affare della montagna.
(Elena Fiorini | Su Ettore Moni in No Borders Magazine)

20151124

FEW AND FEWER

So, it would seem, few and fewer thoughts visit each growing mano from year to year, for the grove in our minds is laid waste, – sold to feed unnecessary fires of ambition, or sent to mill, and there s scarcely a twig left for them to perch on.
(Henry David Thoreau | Walking)

SEVEN KNOWLEDGES, FOUR IGNORANCES

We have heard of a Society for the Diffusion of Useful Knowledge. It is said that knowledge is power; and the like. Methinks there is equal need of a Society for the Diffusion of the Useful Ingnorance, what we will call Beautiful Knowledge, a knowledge useful in a higher sense: for what is most of our boasted so called knowledge but a conceit that we know something, which robs us of the advantage of our actual ignorance? What we call knowledge is often our positive ignorance, ignorance our negative knowledge.
(Henry David Thoreau | Walking)

INTO THE POT

Partridge loves peas, but not those that go with her into the pot.
(Henry David Thoreau | Walking)

AS THE PHRASE IS

It is not every truth that recommends itself to the common sense. Nature has a place for the wild clematis as well as for the cabbage. Some expressions of truth are reminiscent, others merely sensible, as the phrase is others profetic. Some forms of disease even may prophesy forms of health.
(Henry David Thoreau | Walking)

FROM THIS SIDE

I do not know of any poetry to quote which adequately express this yearning for the wild. Approched from this side, the best poetry is tame. I do not know ehere to find in any literature, ancient or nodern, any account which contents me of that Nature with which even I am aquinted. [...] Mythology comes nearer to it than anything.
(Henry David Thoreau | Walking)

ONLY THE WILD

In literature, it is only the wild that attract us. Dullness in but another name for tameness.
(Henry David Thoreau | Walking)

SUCH A TOWN

A township where one primitive forest waves above, while another primitive forest rots below, such a town is fitted to raise not only corn and potatoes, but poets and philosophers for the coming ages.
(Henry David Thoreau | Walking)

HALF THE WALK

Our expeditions are but tours and come round again at evening to the old hearth-side from whch we set out. Half the walk is but retracting our steps.
(Henry David Thoreau | Walking)

20151123

ALL'ORIGINE DEL MONDO

Gli inuit, dei quali sono noti i poteri iperacustici nell'aria gelata, mi hanno detto che riescono a percepire l'energia del vuoto col bel tempo. Una nota sostenuta, come trattenuta. L'acuto di una nota di violoncello o d'arpa tesa in una vibrazione perpetua, l'utlo gutturale di un atleta con un'eco infinitamente riflessa da ogni punto dell'orizzonte. All'origine del mondo c'è il suono, l'ordinatore del caos."
(Jean Malaurie | L'Appel Du Nord - in Chloé Cruchaudet | Groenlandia Manhattan)

20151113

DA SOLO

Lo guardai scendere dalla montagna, uscendo da solo dalla guerra.
(Ernest Hemingway | Sotto Il Crinale)

GIN/3

Era un'osservazione così profonda che capii che avevamo ordinato troppe bottiglie.
(Ernest Hemingway | La Sera Prima Della Battaglia)

GIN/2

Quando le cose vanno bene e sei tu a sentirti giù di corda, un bicchiere può farti sentir meglio. Ma quando sono le cose ad andar male, e tu bene, un bicchiere non può far altro che chiarirti ulteriormente il concetto.
(Ernest Hemingway | La Sera Prima Della Battaglia)

GIN/1

"Che ne diresti di un gin and tonic? È una bibita meravigliosa, sai?"
(Ernest Hemingway | La Denuncia)

20150918

AL DI FUORI DI NOI

"Tutte queste cose," pensai, "sono figlie della nostra inquietudine, e nel sonno vestono la splendida uniforme del simbolo. Siamo noi stessi a crearle; non partono da lontano per raggiungerci; non sono messaggi che ci giungono da regioni oscure e potenti: sono emissioni nostre, senza alcun valore al di fuori di noi. E il nostro spirito non è il destinatario, è quello che le invia; non dobbiamo avere paura."
(Nikos Kazantzakis | Zorba il grego)

UN'IDEA ASTRATTA

Mi sdraiai sul letto, spensi la lampada e cominciai di nuovo, secondo la mia miserabile e disumana abitudine, a rimuovere la realtà, a toglierle il sangue, la carne, le ossa, a ridurla a un'idea astratta e a collehgarla a leggi generali, fino a trarne l'atroce conclusione che quanto era accaduto doveva accadere.
(Nikos Kazantzakis | Zorba il grego)

NON IMPORTA

"[...] Su, mettiti il colletto e la cravatta! Indossa la maschera seria! Non importa se non hai cervello; basta che porti il cappello... [...]"
(Nikos Kazantzakis | Zorba il grego)

UNA LACRIMA DI DONNA

Non era capace di sentire una donna che lo supplicava senza andare in subbuglio; in una lacrima di donna era capace di annegare.
(Nikos Kazantzakis | Zorba il grego)

ALTRE VOLTE

Dio cambia volto, e fortunato colui che riesce a distinguerlo dietro ogni maschera. A volte è un bicchiere di acqua fresca, a volgte un figlio che balla sulle nostre ginocchia, a volte una donna vezzosa e altre volte una breve passeggiata mattutina.
(Nikos Kazantzakis | Zorba il grego)

SETTANTOTTO

"Ho sentiro che ci sono settantasette specie di follia," disse, " ma con questa fanno settantotto."
(Nikos Kazantzakis | Zorba il grego)

SUONO ARMONICO

I selvaggi credono che quando uno strumento musicale perde la sua funzione religiosa e il suo fervore mistico, comincia a emettere un suono armonico. A una simile gioia estetica si era ridotta dentro di me la religione.
(Nikos Kazantzakis | Zorba il grego)

DESIDERIO O RICORDO

In quei giorni opprimenti, quando gli alberi so gonfiavano si linfa, ero preda anch'io del malessere primaverile. Una spossatezza, un turbamento nel petto, un formicolio in tutto il corpo, un desiderio ardente – desiderio o ricordo? – di una diverdsa, semplice, grande felicità.
(Nikos Kazantzakis | Zorba il grego)

SOSPESA IN ARIA

"Per la vedova..."
La voce si perse nel coro dei lamenti. La parola rimase sospesa in aria, e il vento oscuro si riempì del corpo palpitante e pericoloso della vedova.
(Nikos Kazantzakis | Zorba il grego)

VICINO A ME

E nel letto, vicino a me, caldo, profumato, scarmigliato, il genere femminile.
(Nikos Kazantzakis | Zorba il grego)

TUTTO È LO STESSO

Io non credo a niente. Tutto è lo stesso; se sono sposato o se non lo sono, se sono onesto o disonesto, se sono un pascià o un facchino; soltanto se sono vivo o morto fa la differenza. Se mi prende il diavolo o Dio (che cosa dirti, padrone: credo che sia lo stesso) crepo, divento un cadavere puzzolente, impuzzolentisco la gente, e la gente è costretta a sotterrarmi per non restare asfissiata.
(Nikos Kazantzakis | Zorba il grego)