Era, mi spiegò, una cosiddeta teas-maid, nel contempo sveglia e bollitore per il té. Il dispositivo di luccicante acciaio inossidabile, montato su uno zoccolo di lamiera color avorio, assomigliava, quando si faceva bollire l'acqua e ne usciva il vapore, a una centrale elettrica in miniatura, mentre il quadrante della sveglia – come risultò di lì a poco al calar del crepuscolo – emanava una placida fosforescenza verde tenero, che mi era familiare sin dall'infanzia e dalla quale di notte mi sentivo inspiegabilmente protetto.
(W. G. Sebald | Gli Emigrati)
20150214
PLACIDA FOSFORESCENZA
posted by cornelius at 09:10
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