20121210

PIÙ PROFONDAMENTE

Ovviamente [l'esistenza del collezionista] è legata anche a molto altro: a un rapporto oltremodo enigmatico con la proprietà [...]. E poi, a un rapporto con gli oggetti che non ne mette in primo piano il valore funzionale, e dunque la loro utlilità o fruibilità, ma li studia e li ama in quanto scena, teatro del loro proprio destino. Quel che più profondamente affascina il collezionista è collocare il nuovo acquisto dentro una sfera magica in cui, mentre è percorso dall'ultimo brivido, il brivido del venire acquisito, l'oggetto si immobilizza. [...] Qui dunque, in questo spazio conchiuso, è possibile immaginare come i grandi fisiognomi – e i collezionisti sono i fisiognomi degli oggetti – diventano veggenti. [...] Non esagero dicendo: per il vero bibliofilo acquistare un vecchio libro è farlo rinascere.
(Walter Benjamin | Aprendo Le Casse Della Mia Biblioteca)