20080430

IN QUESTO MOMENTO.

"Posso fare una domanda?" chiede Richard.
"Certo che no" disse il Marchese. "Tu non fai domande. Tu non ricevi risposte. Tu non ti allontani dal sentiero. Tu non pensi neppure a quello che ti sta capitando in questo momento. Capito?"
(Neil Gaiman | Nessun Dove)

IN MASSA

Era venerdì pomeriggio.
Richard aveva notato che gli avvenimenti di un certo rilievo sono vigliacchi: non si presentano uno a uno, ma preferiscono procedere in massa e lanciarsi su di te tutti in una volta.
(Neil Gaiman | Nessun Dove)

20080423

SENZA PAZIENZA

Fu forse per questo che, quando l'impiegato le porse il pacco, non strappò lo spago coi denti e non cadde svenuta sul pavimento di marmo. Andò invece ai giardini pubblici - col pacco spedito dall'Olanda che le dondolava pigramente da una mano - e continuò a camminare finchè non ebbe trovato una panchina libera. Prima si sedette su una panchina all'ombra, ma poi si alzò e riprese a camminare finchè non ebbe trovato il posto ideale, al sole.
Dopo aver attentamente esaminato i francobolli olandesi - emissioni postbelliche che le erano nuove - e contemplato il timbro postale, cominciò a guardare come poteva aprire il pacco senza rovinare nulla. Fu una dimostrazione assurda di pazienza infinita, ed era proprio quello che voleva. Provava un senso di trionfo e, insieme, le girava un po' la testa. Calma, pensò. Pazienza. Senza pazienza non c'è vita. Quando ebbe finalmente sciolto il nodo e spiegato, senza strapparli, i vari strati di spessa carta da pacchi, le parve che ciò che aveva così meticolosamente tolto dall'imballo e deposto sul lino beige della gonna che copriva le sue ginocchia di linda e graziosa ragazza americana fosse la sua stessa sopravvivenza.
(Philip Roth | Lo Scrittore Fantasma)

UN INIZIO

Ma essere sveglio e svestito in un letto mentre lei era sveglia e quasi svestita in un altro era meglio che niente. Era un inizio.
Prevedibilmente, tuttavia, fu peggio che niente, e l'inizio di qualcosa che di nuovo aveva poco. [...] Il resto di ciò che avevo atteso alzato mi toccò, naturalmente, d'immaginarlo. Ma è un lavoro di gran lunga più facile che inventare cose alla macchina da scrivere. Per le fantasie di questo genere non occorre che tu abbia la tua foto sulla "Saturday Review". Non occorre nemmeno conoscere l'alfabeto. Basta essere giovani, di solito, per farsi onore. Non occorre nemmeno essere giovani. Non occorre essere niente.
(Philip Roth | Lo Scrittore Fantasma)

LETTURE LICEALI

Joyce, Flaubert, Thomas Wolfe, il romantico genio delle mie letture liceali, non erano stati tutti condannati per slealtà o tradimento o immoralità da coloro che si consideravano calunniati nelle loro opere? [...] la storia della letteratura era in parte la storia dei romanzieri che facevano incazzare connazionali, parenti e amici.
(Philip Roth | Lo Scrittore Fantasma)

20080422

L'ULTIMA VOLTA

Sono assai consapevoli di lasciar la Città - se la Fortuna li assiste, per l'ultima volta - osservando ogni cosa come attraverso meravigliosi Occhiali, che tutto rendon nitido, e vicino. Marinai siedono su pietre di marciapiede fuori degli usci delle taverne che hanno intossicato i Cartografi, per vomitarli poi, con una strana esaltazione. Il traffico nella Via dà e prende la propria Luce, Lumiere su carri proiettano, in Ombre a capofitto sugl'incurvati Meridiani e Paralleli dei muri di mattoni, ogni Albero senza foglie, ogni Pedone guidato dal desiderio, e accorto Cane di Strada. In Sale dai soffitti bassi ad angolo retto con la via, i Carrettieri stanno all'impiedi in file melanconiche, bevendo come per Dovere, protetti dalla neve che promette principiare a cadere in ogni momento, benchè da poco altro, tantomeno dalla Strada con le sue Incognite. Donne si rimboccano gli Scialli incontro alla Notte. Giovini soli e a coppie, diretti verso crepuscolari trastulli, percorrono in ambo i sensi i gradini delle Case a Schiera e i marciapiedi, da cui Scalini ascendono, nel pieno dell'intatta Attesa del primo Lume di Lucerna. Ora che debbon partire, i Cartografi han desiderio di trattenersi.
(Thomas Pynchon | Mason & Dixon)

ALWAYS NOW

The best of time is always now
because it is the only time there is.
Now is where I have come to.
It's where I always was,
but I never knew.
(Paul Graham | End Of An Age)

AUTOBUS

Ma io saltai sull'autobus, e poi dietro di me la porta pneumatica, col suo bordo di gomma dura, si chiuse con quello che mi parve un tonfo fin troppo appropriato: uno di quei simboli che, scrivendo, è meglio lasciar fuori.
(Philip Roth | Lo Scrittore Fantasma)

ELISABETH AVENUE

Eravamo ormai arrivati in fondo alla lunga discesa della nostra strada e avevamo raggiunto Elisabeth Avenue. Non c'era prato davanti al quale passassimo, nè vialetto, nè garage, nè lampione, nè piccola veranda in muratura, che non esercitasse il suo potere su di me. Lì mi ero esercitato a tirare con l'effetto, lì sul mio slittino mi ero rotto un dente, lì avevo toccato per la prima volta una ragazza, lì avevo preso una sberla da mia madre per aver canzonato un amico, lì avevo saputo che mio nonno era morto.
(Philip Roth | Lo Scrittore Fantasma)

20080418

IL DOLORE DEL TRAGHETTATORE

Il Tempo, mentr'egli parla, è abolito. La foschia del Fiume s'interrompe nella sua Ascesa, le Rane cessano tra un Gracidio e l'altro, e i pulcini a mezzo il pigolio. I grandi sassi neri del letto del Fiume s'assestano e non acciottolano più. Sono evocati i Morti.
(Thomas Pynchon | Mason & Dixon)

20080416

VOLT

Hope sfidò la sorte con un sorriso schivo, ma il voltaggio era terribilmente basso.
(Philip Roth | Lo Scrittore Fantasma)

LINOLEUM

Io, in ginocchio, cercavo di spogliarla; lei, in ginocchio, senza opporre una strenua resistenza, mi spiegava che gran bastardo ero [...] Così, sobbarcandomi il peso della perfidia di entrambi, le inchiodai il bacino al linoleum della cucina mentre lei continuava, attraverso umide labbra sorridenti, a elencarmi i miei difetti.
(Philip Roth | Lo Scrittore Fantasma)

20080415

DEVOTI SUBALTERNI

[...] il minimo impulso verso l'espansione o la resa, per non parlare di intrigo o di avventura, viene perentoriamente soffocato, in lui, dal preponderante triumvirato di Equilibrio, Responsabilità e Decoro, assistiti dai loro devoti subalterni: l'orario, il temporale, l'emicrania, il segnale di occupato, l'ingorgo stradale e, il più fedele di tutti, il dubbio dell'ultimo momento.
(Philip Roth | Lo Scrittore Fantasma)

20080413

DA ALLORA

"E' un'idea fantastica, ma talmente impraticabile che proprio non val la pena di pensarci."
Da allora, Adolph Knipe incominciò a non pensare ad altro.
(Roald Dahl | Lo Scrittore Automatico)

20080411

COME LA RUOTA

E'importante e risaputo che le cose non sempre sono ciò che appaiono. Per esempio, sul pianeta Terra gli uomini hanno sempre ritenuto di essere più intelligenti dei delfini. Sostenevano infatti che mentre loro avevano inventato un sacco di cose, come la ruota, New York, le guerre eccetera, i delfini non avevano fatto altro che sguazzare nell'acqua divertendosi. Al contrario, i delfini sapevano da tempo dell'imminente distruzione della Terra e avevano tentato più volte di avvertire l'umanità dell'incombente pericolo; ma i loro messaggi erano stati fraintesi e interpretati come divertenti tentativi di dare calci a palle da football o di fischiare per avere bocconcini prelibati. [...] In effetti, c'era una sola specie, sul pianeta, più intelligente della specie dei delfini: era una specie che passava la maggior parte del tempo nei laboratori di ricerca sul comportamento, a correre in tondo dentro delle ruote e a condurre esperimenti estremamente fini e complessi sull'uomo. Il fatto che ancora una volta l'uomo dimostrasse di fraintendere completamente il rapporto con un'altra specie era pienamente in conformità coi piani degli esseri più intelligenti della Terra.
(Douglas Adams | Guida Galattica Per Gli Autostoppisti)

COSA INTENDO DIRE

Qui di seguito riportiamo i suoi pensieri dal momento in cui la sua vita cominciò fino al momento in cui finì.
-Ah...! Cosa succede?
-Ehm, scusate, chi sono?
-Ehi?
-Perchè sono qui? Qual'è lo scopo della mia vita?
-Cosa intendo dire con "chi sono"?
(Douglas Adams | Guida Galattica Per Gli Autostoppisti)

20080410

REALE

L'universo reale s'inarcò disgustosamente sotto di loro, allontanandosi. Vari finti universi passarono silenziosi, come capre di montagna. [...] Fiorì il tempo, la materia scomparve. Il massimo numero primo si conglomerò tranquillo in un angolo e si nascose per l'eternità.
(Douglas Adams | Guida Galattica Per Gli Autostoppisti)

COM'E' NOTO

Nell'elenco del peggior tipo di poesie dell'Universo, la poesia vogon occupa, com'è noto, il terzo posto. Il secondo posto ce l'hanno gli azgoth di Kria. Durante una recita del loro Poeta Laureato Gruntos il Flatulento (recitava la poesia Ode a un pezzetto di mastice verde che mi sono trovato sotto un'ascella un mattino di piena estate) quattro spettatori morirono di emorragia interna, mentre il presidente dell'Ente Centro-galattico Arti Nocive per riuscire a sopravvivere si staccò con un morso la gamba. [...] Le poesie di gran lunga peggiori di tutte, quelle che avevano il primo posto assoluto nell'elenco, erano perite assieme alla loro creatrice, Paula Nancy Millstone Jennings di Greenbridge, Essex, Inghilterra [...]
(Douglas Adams | Guida Galattica Per Gli Autostoppisti)

20080403

DENNIS

Dennis esprime sentimenti, opinioni. E' un individuo che utilizza le parole "utilizzare" e "individuo" con una naturalezza che le fa sembrare quasi gergali.
(Jonathan Franzen | Come Stare Soli)

MATERIALE DI RECUPERO

Scrivere narrativa significava raccogliere ciò che il mondo aveva abbandonato lungo la strada e ricavarne qualcosa di bello.
(Jonathan Franzen | Come Stare Soli)

20080401

I.S.I.

Guardandomi negli occhi, Heath disse: "Tu sei un individuo socialmente isolato che vuole disperatamente comunicare con un essenziale mondo immaginario."
(Jonathan Franzen | Come Stare Soli)

CULTURA BINARIA

Mentre il marchio sociale della depressione perde importanza, il marchio estetico la acquista. Non è solo il fatto che la depressione sia ormai tanto di moda da risultare banale. E' la sensazione di vivere in una cultura riduttivamente binaria: o sei sano o sei malato, o funzioni oppure no. E se l'appiattimento del campo delle possibilità è esattamente ciò che ti deprime, ti rifiuti di prendere parte all'appiattimento dichiarandoti depresso.
(Jonathan Franzen | Come Stare Soli)

LETTURA LINEARE

A Philadelphia cominciai a fare colcoli inutili, moltiplicando il numero di libri che avevo letto l'anno precedente per il numero di anni che potevo ancora ragionevolmente aspettarmi di vivere, e scorgendo nelle tre cifre del risultato non tanto un preannuncio di mortalità [...] quanto una misura dell'incompatibilità del lento lavoro della lettura con l'ipercinesi della vita moderna. [...] Una giovane conoscente che si era laureata in Letteratura inglese, quando le chiesi cosa stesse leggendo, rispose: "Vuoi dire lettura lineare? Come quando leggi un libro dall'inizio alla fine?"
(Jonathan Franzen | Come Stare Soli)

SEMPRE MENO, SEMPRE PIU'

Dato che sempre meno persone vengono stroncate da un infarto o muoiono per un'infezione, sono sempre di più quelle che sopravvivono per diventare dementi.
(Jonathan Franzen | Come Stare Soli)