20130823

QUANTO

Dall'esterno, oltre il patio, gli giunse un rumore che indicava che forse qualcuno degli animali non era ancora morto. Udì degli uggiolii, ma per quanto tendesse le orecchie non riuscì a capire di quale animale si trattasse. Probabilmente il cavallo, concluse. Era il caso che tornasse fuori a finirlo? Certamente. Ma ce l'avrebbe fatta? No, decise. Non posso. Creperei nell'andare o nel tornare. Dovrà morire per conto suo.
(Philip K. Dick | Confessioni Di Un Artista Di Merda)

DOVE

Era la caratteristica della sua filosofia, sempre quella, dove il ragionamento non conduceva a una soluzione o a un'intuizione ma ad altri ragionamenti, uno dopo l'altro. Le parole genravano parole.
(Philip K. Dick | Confessioni Di Un Artista Di Merda)

MENTRE

La luce del sole, quando raggiungeva i suoi occhi, non si rifletteva nel solito modo ma si frangeva in schegge. [...] Mentre parlava io continuavo a guardare quella luce frammentata. E mai una volta, in tutto il tempo che parlò, batté le palpebre.
(Philip K. Dick | Confessioni Di Un Artista Di Merda)

FINCHÉ

Un bambino è uno sporco animale amorale, privo di istinti o di razionalità, che se ne ha l'occasione sporca anche la sua tana. Di primo acchito non riesco a trovare in un bambino nessun aspetto positivo, a parte il fatto che finché è piccolo lo si può sempre prendere a calci.
(Philip K. Dick | Confessioni Di Un Artista Di Merda)

PERCIÒ

Aveva del tutto ripreso il controllo di se stessa, e Charley si accorse che non aveva paura, ma era molto circospetta. Quella sua straordinaria calma... la rapidità delle sue reazioni. Però si era fatta colpire senza poter reagire: non era stata abbastanza attenta. Perciò, pensò Charley, Fay non era perfetta come sembrava. Se fosse così dannatamente in forma – se tutta la ginnastica che fa ogni mattina servisse a qualcosa – sarebbe riuscita a bloccare il mio destro. Naturalmente, si disse, è piuttosto brava a tennis e a golf e a ping-pong... perciò è in gamba.
(Philip K. Dick | Confessioni Di Un Artista Di Merda)

DI MANO IN MANO

Ogni periodo di tempo presenta in pieno il decorso di questa lotta, nella quale la malizia storica finisce per avere il sopravvento sull'innocenza primordiale: le epoche che la storia ci tramanda con vanto come le sue più splendide, sono quelle in cui l'uomo più s'allontanava dalla Sapienza e da Dio: i cosiddetti Rinascimenti. [...] Il cammino dello spirito è lineare, la storia si affanna a deviarlo. La storia è l'offensiva testarda contro il cammino dello spirito che cerca la sua via verso l'eternità.
Ho detto che ogni periodo storico è un processo di deperimento. Tutti i tentativi di convivenza umana cominciano buoni poi s'aggrovigliano e decadono, perché da principio si fondano su leggi spontanee dell'animo umano, poi di mano in mano vi moltiplicano attorno cumuli di regole di natura razionale: di qui tutti i veleni che corrompono ogni convivenza solciale. Arrivata all'orlo dell'abisso l'umanità trova una scossa che la riporta in terreno piano, le ridà una speranza di luce: poi il processo ricomincia.
Possiamo dire che la storia è il tentativo della convivenza pratica e la sua ricorrente disfatta.
(Massimo Bontempelli | Postfazione all'Apocalisse di Giovanni)

20130812

UNA VOLTA LÀ

Ogni anno il pastore faceva rinchiudere all'ospizio almeno un paio di vecchi, anche se loro non volevano. Tutti infatti dicevano che una volta là dentro si moriva subito, e anche se si trattava di persone vecchissime, non volevano morire, e piangevano quando il pastore veniva a prenderli per accompagnarli al treno.
(John Kennedy Toole | La Bibbia Al Neon)

ALTRE PAROLE

Ho letto di nuovo il telegramma e ho pensato che era davvero buffo che poche lettere nere su un foglietto giallo avessero il potere di ridurre la gente nello stato in cui era adesso la mamma. Mi sono chiesto che effetto avrebbe fatto se quelle lettere si fossero scambiate di posto in modo da formare altre parole.
(John Kennedy Toole | La Bibbia Al Neon)

9 MARZO

Intorno a noi cadeva, in grandi quantità, materiale simile alle cenere. Verso sud, la cortina di vapore si era prodigiosamente innalzata sull'orizzonte e cominciava ad assumere una forma più distinta. Non avrei saputo a cosa paragonarla se non a una cataratta senza fine che precipitava silenziosa in mare da un immenso baluardo nel cielo in lontananza. Questo gigantesco sipario chiudeva l'orizzonte per tutta la sua estensione meridionale. Non emetteva alcun suono.
(Edgar Allan Poe | Le Avventure di Gordon Pym)