20140227

UNO

È sempre stata mia opinione, disse lui, che uno non dovrebbe mai perdersi d'animo finché vive, anche se gli hanno portato via tutto. Uno possiede sempre il respiro che gli alita dentro, o per lo meno ce l'ha in prestito.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

QUALCUNO

Qualcuno si stanca della casa prima che sia finita; è strano che certe persone debbano abitare in una casa invece di accontentarsi della casa dei desideri.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

NIENTE IN COMUNE

Ci sono momenti in cui il mondo stesso non sembra avere niente in comune col mondo, e l'uomo non capisce più se stesso, non più che se fosse immortale.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

DOMENICA

Ma non sapeva che piangesse, finché un giorno, era di domenica.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

ERTE PENDICI

Sì, sì, il mio piede ha camminato per terre lontane, si è arrampicato per le erte pendici del disaccordo nel mondo gremito dell'amor di sé, dove il batter d'ali dello spirito umano non ha tregua; dove il freddo glaciale della solitudine scorre sopra la quotidianità rivestita di muschi, privo di innocenza o riposo; senza amore.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

I CALORIFERI DELLA CIVILTÀ

[...] sono le fiamme dei caloriferi della civiltà, le fiamme che non solo alimentano gli inestinguibili bisogni del cuore, ma istillano anche il dubbio che il corpo non si trovi magari meglio in un ambiente più freddo di quello che creano le fiamme incostanti dei caloriferi della civiltà.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

DUE ESSERI UMANI

Lei lo guarda col batticuore e sa che sta parlando di questioni serie anche se fa fatica a capirlo, due esseri umani fanno così fatica a capirsi l'un l'altro, non c'è nulla di più tragico di due esseri umani.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

DIETRO AI GIORNI

[...] è il popolo nascosto, diceva, vive dietro il brutto tempo, dietro tutti i tempi; dietro la luce del sole, nella luce di un altro sole. Dietro ai giorni.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

UNICO NOCCIOLO

Questa oppressione del genere umano era per lei una tale spina nel fianco che sveglia o dormiente indirizzava ogni suo discorso verso quest'unico nocciolo, e sia che parlasse tra sé, o con qualcun altro, o con la cagna, o con le pecore che per caso si trovavano a passare tra il fieno, o con gli ignari uccelli canori del cielo; viveva in una ribellione costante e totalmente senza speranza verso questa oppressione invisibile [...].
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

NELLA NEBBIA

Il libraio stava cucinando del pesce fresco su una cucina a olio e il vapore della bollitura si spandeva per tutta la stanza, così che i numerosi scaffali, piegati sotto il peso della letteratura, si smarrivano come crinali nella nebbia.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

20140226

DI LÀ

Era come se questa nuova gradazione di blu sotto il cielo riunisse tutto il mistero della lontananza e lei rimase sbalordita di fronte a quella vastità. Era come se fosse arrivata alla fine del mondo.
   Papà, disse esitando nel suo smarrimento, dove siamo?
   Siamo sul Margine orientale, disse lui, quello è l'oceano.
   L'oceano, sussurrò lei impietrita e continuò a fissare verso est, e fu percorsa da un brivido freddo di soddisfazione per aver avuto la fortuna di starsene sul margine orientale della brughiera a vedere dove la terra finisce e subentra l'oceano, il mare del mondo.
   Allora non c'è niente, di là? chiede infine.
   Di là ci sono i paesi stranieri, disse lui trionfante per saperle spiegare una visione del genere, i paesi di cui si parla nella letteratura, i regni.
   Sì, sussurrò lei rapita.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)


NIENT'ALTRO

Erano delle belle giornate. Erano davvero senza sofisticazioni, come i giorni migliori della vita, non sarebbero mai scomparse dai ricordi del bambino. Non accade niente, si vive e basta e non si desidera nient'altro, e nient'altro.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

ALLA FIN FINE

Poi il caffè cominciava a impregnare di profumo la stanza: quello era il momento più sacro del mattino. In una fragranza del genere si dimenticano le sventure del mondo e l'anima si rischiara di fiducia per i tempi a venire: alla fin fine probabilmente è vero che esistono luoghi lontani, perfino altri paesi.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

20140223

SEMPRE AL MONDO

Ólafur era il tipo che si meravigliava davanti a queste piccole creature umane, se creature si possono chiamare, che vengono al mondo al posto di coloro che se ne vanno via. È davvero meraviglioso quando uno si mette a pensarci: ecco che a un tratto è arrivato un nuovo corpo e una nuova anima, e da dove arriva e a quale fine arriverà mai? Come se non sarebbe stato più naturale che le stesse persone continuassero a stare sempre al mondo, ci sarebbe almeno una possibilità che la gente comune trovasse la via per il benessere, alla fine.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente) 

SENZA ECCEZIONI

Gli uomini sedettero, estrassero le tabacchiere e cominciarono a discutere del tempo con la profonda gravità, la scientifica compostezza e la ponderata fermezza di stile con cui viene affrontato questo argomento, senza eccezioni.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente) 

SAREBBE STATO BELLO

Cari piccoli uccelli, così beati nel luccichio della luna, come sarebbe stato bello mangiarseli.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente) 

20140217

LARGHE E IRRESOLUTE

La donna si sedette sul materasso vegetale del letto, gli occhi rossi e i gomiti fangosi, e si fissava le mani larghe e irresolute in grembo.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

LUOGHI REMOTI

Erano in sette e finirono dispersi in luoghi remoti. Due figli annegarono in un lontano oceano, un figlio e una figlia sparirono in un paese ancora più lontano, l'America, che è molto pià lontano della morte. Ma forse non c'è distanza più grande di quella che separa una famiglia povera nello stesso paese: due figlie si erano sposate in villaggi della costa, e una di loro era adesso una vedova con una schiera di figli, mentre l'altra, che aveva sposato un tisico, viveva a carico della comunità – cos'è la vita?
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

PARTE DELLA NATURA

Le pietre sono state disposte, le falde di terra assolate, la torba tagliata, il legname raccolto, le mura innalzate, l'intelaiatura assemblata, le travi issate, incastrate le assi del tetto, coperti d'erba gli spioventi, murata la stufa, fissata la canna fumaria – ed ecco il casale ergersi come fosse parte della natura.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

PIÙ DI UNA CASA

Te l'assicuro, la libertà vale molto di più di una casa a due piani [...]. Chi vive sulla propria terra è un uomo indipendente in questo paese.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

REMOTI, TRASCORSI

Il sole splende sulle criniere altere di cavalli remoti e nel vento si ode lo scalpitio di zoccoli da tempo trascorsi: sono i cavalli del passato sui sentieri lungo il fiume, secolo dopo secolo, generazione dopo generazione, la strada è tuttora percorsa – ed ecco che ora la percorre lui, col suo cane, intrepido, l'ultimo proprietario terriero, il colonozzatore d'Islanda di trentesima generazione.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

STESSO SPETTRO, STESSO UOMO

La storia dei secoli in questa valle è la storia di un uomo indipendente che lotta a mani nude contro uno spettro che cambia costantemente nome. A volte lo spettro è un demone semidivino che maledice la sua terra. A volte gli rompe le ossa, in forma di norna. A volte fa impazzire la sua gente, in forma di fantasma. A volte gli distrugge la dimore, in forma di mostro. Eppure è in eterno lo stesso spettro, che tormenta lo stesso uomo, secolo dopo secolo.
(Halldór Laxness | Gente Indipendente)

20140206

POTERE ORIZZONTALE

Se mi accorgessi di essere sola, capirei di aver sbagliato. La mia idea non è singolare, non vedo il potere in termini sottrattivi: non penso che per averlo devi toglierlo a qualcun altro. Esiste un modo per essere potenti insieme ed è così che il potere si moltiplica, lo sforzo democratico è l'equilibrio fra gerarchia e orizzontalità.
(Michela Murgia | Il Venerdì Di Repubblica N.1350, 31 Gennaio 2014)