20080530

TANTE COSE

Quando sarebbe venuta la notte in cui non sarebbe rimasta fuori ad aspettare come ora, in cui non avrebbe dovuto preoccuparsi di svenire sull'autobus o di perdere le chiavi, o di vomitare o di dire qualcosa di ridicolo? Quando avrebbe smesso di addormentarsi scordandosi di infilarsi sotto le lenzuola, o di spogliarsi? Tante cose che erano andate perdute la prima volta che aveva premuto l'interruttore di un amplificatore semplicemente non sarebbero più tornate.
(Rick Moody | Garden State)

FUGA

Distolse lo sguardo. Guardò l'orologio sul comodino, a pochi centimetri dalla sua faccia, la lancetta dei secondi come un radar. Fuga di giorni.
(Rick Moody | Garden State)

NON OGGI

Ovunque passassero, le strade erano cosparse di vetri rotti: finestrini d'auto e bottiglie di birra. Un altro giorno la luce del sole ci avrebbe trovato un tappeto di riflettori. Una bellezza religiosa avrebbe animato la distruzione. Non oggi.
(Rick Moody | Garden State)

LE PULSAZIONI

Era tutto incasinato e goffo e ci misero un sacco di tempo. Scopare non era certo fra le cose che avrebbero cambiato il mondo. Dopo rimasero stesi fianco a fianco ad aspettare il rallentare delle pulsazioni.
(Rick Moody | Garden State)

NIENTE DI SICURO

Dennis era del tutto incapace di usare il linguaggio che portava all'atto. Un linguaggio c'era, ma non ne aveva imparato le espressioni. Alice aveva degli indicatori, e certe volte lui riusciva a baciarla, a infilarle un dito nel passante della cintura: quando arrivava un treno, quando era vestita di blu, quando si sentivano le sirene, quando non c'era la luna, quando le anfetamine si rovesciavano e rotolavano sulla moquette. Ma non c'era niente di sicuro in queste cose.
(Rick Moody | Garden State)

20080529

BRANCO

Le nuovole fuggivano in branco sopra le pianure.
(Rick Moody | Garden State)

20080528

LA DIMOSTRAZIONE

"Guardate qui" disse. "Questo pezzo di carta ha un decimo di millimetro di spessore. Lo piego una volta a metà. Lo piago ancora, e così è quattro volte più spesso di prima. Ebbene, darò una maxitavoletta di nocciolato Cadbury al latte a ogni alunno che saprà dirmi, con un'approssimazione di trenta centimetri, che spessore avrà se lo ripiego cinquanta volte".
Noi tutti levammo la mano e tirammo a indovinare: "Sessanta centimetri! Novanta centimetri! Nove centimetri...".
"Non siete delle cime, miei cari" disse Corkers. "La risposta esatta è: pari alla distanza dalla Terra al Sole. Ecco quale sarebbe lo spessore".
Sbalorditi da tanta capacità, lo pregammo di darcene una dimostrazione alla lavagna, e lui ce la diede.
(Roald Dahl | Boy)

L'INTERA FACCENDA

Il fatto più interesante è che in seguito divenne un personaggio celebre. Alla fine del mio terzo anno, fu nominato vescovo di Chester e se ne andò ad installarsi in un palazzo sulle rive del fiume Dee. Ricordo che mi domandavo come mai un semplice maestro di scuola potesse in un sol colpo diventare vescovo, ma mi si preparavano misteri ancora più oscuri.
Da Chester fu rapidamente promosso al rango di vescovo di Londra e di là, dopo qualche anno, salì l'intera scala gerarchica fino a toccarne il vertice divenendo arcivescovo di Canterbury! E, poco dopo, fu a lui che toccò l'onore di incoronare la nostra attuale regina nell'abbazia di Wesminster, con mezzo mondo che lo guardava alla televisione! Guarda, guarda! E questo era l'uomo che dispensava le più feroci frustate ai ragazzini affidati alle sue cure.
[...]
Vi meravigliate allora che la condotta di quell'uomo mi sconcertasse tanto? A quell'epoca era un semplice ecclesiastico, oltre che Direttore, e, seduto nella penombra del collegio, lo sentivo predicare sull'Agnello di Dio, sulla Misericordia e sul Perdono e così via, facendo sprofondare il mio giovane spirito nella più totale confusione.
[...]
Che senso ha tutto questo?, mi chiedevo.
Predica una dottrina e ne pratica un'altra, quest'uomo di Dio?
Se qualcuno m'avesse detto che quel prete flagellatore sarebbe diventato un giorno Arcivescovo di Canterbury, non gli avrei creduto mai.
Furono queste esperienze, credo, che fecero nascere in me i primi dubbi sulla religione e persino si Dio. Se questa persona, non cessavo di ripetermi, era una specie di rappresentante scelto da Dio sulla terra, allora nell'intera faccenda c'era qualcosa che non quadrava.
(Roald Dahl | Boy)

LA LISTA

Ecco la lista dei regali per Natale, per ora. Una mazza da golf (che devo scegliere). Un bel libro. Per ora non voglio altro. Se mi mandi un catalogo mi possono venire altre idee.
(Roald Dahl | Boy)

SUPER MARE

Al St Peter's la domenica mattina era consacrata alla corrispondenza. Alle 9 tutti gli scolari dovevano sedere nei banchi e passare un'ora a scrivere ai genitori. Allo 10 e 15 indossavamo beretti e cappotti e ci disponevamo a due e due formando un lungo coccodrillo che ben presto si avviava in direzione della chiesa si Weston-super-Mare, a tre chilometri di distanza. Non ne tornavamo che all'ora di pranzo. Frequentare la chiesa non è mai diventata un'abitudine. Scrivere lettere sì.
(Roald Dahl | Boy)

20080523

SPLENDORE E GLORIA

Quando si scrive di sè, bisogna sforzarsi di essere sinceri: la verità è più importante della modestia. Vi devo dire perciò che fui io, io soltanto, ad avere l'idea del grande e audace Complotto del Topo. Tutti noi abbiamo dei momenti di splendore e di gloria, e questo fu il mio.
(Roald Dahl | Boy)

QUI

-Sarebbe stato meglio non uscire di qui che doverci ritornare.-
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

MORTALE

La casa sembrava più un corpo - soffice, mortale e organico - che non un edificio.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

ALL'ISTANTE

Chip si staccò dal proprio corpo e lo seguì, chiedendosi dove stesse andando. [...] Le sue impressioni erano fresche in un modo che avrebbe potuto ricordare per tutta la vita o dimenticare all'istante.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

SCHILDERGRASSE 17

My mother run away from home when she was 19 to see the first Elvis Presley concert in Germany. She gave her first Blow Job to an American soldier at this concert. In 1961 she opened a whorehouse in Schildergasse 17 in Cologne. It was the first independently operated brothel by a woman. My father was a police officer who met my mother soon after she opened the place when a police squad raided the whorehouse. My father saw my mother peeing on a customer when he entered one of the rooms. The smell of sweat and piss aroused him. My mother was fascinated by the uniform.
(Jurgen Bruning | from his biography on Pinched)

20080522

TUTTI I PEZZI

[...] Denise sezionò se stessa e mise tutti i pezzi sul tavolo.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

VILNIUS

Tutto sommato Vilnius gli sembrava un delizioso mondo di manzo brasato e cavoli e frittelle di patata, birra e vodka e tabacco, di cameratismo, imprese sovversive e fica. Gli piaceva l'idea di un clima e di una latitudine che facevano sostanzialmente a meno della luce del giorno. Poteva dormire fino a tardissimo e alzarsi comunque all'alba, e poco dopo colazione arrivava il momento di tirarsi su con il caffè e la sigaretta della sera.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

REPULSIONE

Denise era un po' preoccupata dall'entità della propria repulsione. Non capiva che cosa la rendesse tanto cattiva. Le dispiaceva di essere così cattiva. Sembrava che ci fosse qualcosa di sbagliato nel suo modo di vedere se stessa e gli altri.
[...]
"Che c'è?"
"Niente," disse lui. "Cerco solo di immaginare come sia essere te."
"Che vuoi dire?"
"Voglio dire bella. Intelligente. Disciplinata. Ricca. Futura studentessa universitaria. Com'è?"
Denise provò il ridicolo impulso di rispondergli toccandolo, facendogli sentire com'era. Era l'unico modo, davvero, per rispondere.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

20080520

I TERRITORI NOTTURNI

Ormai ambiva soltanto a mantenere il controllo di sè, a impedire che l'oceano dei territori notturni sfondasse l'ultima paratia.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

UMILIAZIONE

La paura dell'umiliazione e il desiderio d'umiliazione sono strettamente collegati: lo sanno sia gli psicologi che i romanzieri russi.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

BELLA

La giornata era pericolosamente bella.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

20080516

THE PUSSY RANCH

Diablo Cody, Los Diablos, CA, United States

Call me up before you're dead We can make some plans instead Send me an IM, I'll be your friend.

(Diablo Cody - Kimya Dawson | The Pussy Ranch)

ANALISI GRAMMATICALE

Era arrivato in un luogo dove lei non poteva toccarlo. Si sentiva quasi allegro, tutto testa e niente emozioni. [...]
"Articolo aggettivo sostantivo," disse sua madre, "verbo articolo possessivo sostantivo. Congiunzione congiunzione pronome sottolineato verbo congiuntivo pronome manderei giù tutto avverbio di tempo e verbo condizionale..."
Era strano che non si sentisse obbligato a capire quello che gli veniva detto. Che fosse libero persino dal minuscolo onere di decodificare la lingua parlata.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

HAIKU

Il sonno di Alfred era una sinfonia di singulti, fischi e suoni strozzati, un'epopea della ronfata. Enid era un haiku. Restava immobile per ore e poi spalancava gli occhi come se avesse premuto un interruttore. Talvolta, nell'alba di St.Jude, nel lungo minuto che la radiosveglia impiegava per sostituire una cifra, l'unica cosa che si muoveva nella casa era l'occhio di Enid.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

IL PROBLEMA (2)

Duecento ore, oscurità, la Gunnar Myrdal: tutt'intorno al vecchio l'acqua scorreva cantando misteriosamente dentro tubi di metallo. [...] Lì sotto c'era un altro mondo, questo era il problema. Un altro mondo dotato di volume ma non di forma. Di giorno il mare era una superficie blu con onde spumeggianti, una realistica sfida nautica, e il problema diventava trascurabile. Ma di notte la mente si immergeva nel nulla cedevole - violentemente solitario - su cui viaggiava la pesante nave d'acciaio, e in ogni flutto in movimento si poteva scorgere uno sberleffo alla fissità delle coordinate, si capiva quanto un uomo sarebbe stato realmente ed eternamente perduto se fosse finito dieci metri sott'acqua.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

IL PROBLEMA

Dato che era ubriaco, il problema [...] non gli rimase in testa come un insieme di pensieri e inquietudini coscienti, ma si ripiegò su se stesso e divenne una specie di presenza fisica dentro di lui, una solida massa tumorale che gli scese lungo lo stomaco e si fermò nel basso ventre. Il problema non si sarebbe smosso da lì, naturalmente. Ma per il momento era inaccessibile al pensiero.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

EVEN THEN

We won't stop until somebody calls the cops and even then we'll start again and just pretend that nothing ever happened.
(Kimya Dawson | Loose Lips)

20080515

NON ORA

La luce di metà mattina di un disgelo di fine inverno, l'immobilità di una non-ora in un giorno feriale [...]. Le querce avevano lo stesso colore nero e oleoso dei corvi che vi stavano appollaiati sopra. Il cielo era identico al selciato bianco-sale su cui anziani automobilisti arrancavano, rispettando limiti di velocità barbiturizzanti, verso le loro mete: centri commerciali con pozze di neve scongelata sui tetti di carta catramata, arterie che passavano accanto ad acciaierie dai cortili fangosi, al manicomio statale e a ripetitori televisivi che infarcivano l'etere di soap opera e giochi a premi; circonvallazioni oltre le quali si estendeva un milione di acri di continente in disgelo, dove i pickup sprofondavano nell'argilla fino al semiasse, nei boschi echeggiavanop colpi calibro 22 e alla radio trasmettevano solo gospel e musica country; quartieri residenziali con lo stesso pallido bagliore a tutte le finestre, prati gialli e pieni di scoiattoli con qualche giocattolo di plastica conficcato qua e là nel terreno, un postino che fischiettava qualcosa di celtico e chiudeva le cassette con più forza del necessario, perchè la calma mortale delle strade, in quella non-ora, in quella non-stagione, poteva davvero uccidere.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

ENTROPOSTO

[...] Gary impiegò una mattinata ad ispezionare con calma l'intera proprietà, dentro e fuori. Trovò crepe nell'intonaco, strisce di ruggine sui lavandini del bagno e una minaccia di cedimento nel soffitto della camera da letto principale. Notò macchie d'umidità sul muro interno della veranda posteriore, una barba di schiuma secca sul mento della vecchia lavastoviglie, un rumore allarmante nel condizionatore d'aria, pustole e creste sull'asfalto del vialetto, termiti nella catasta di legna, un grosso ramo di quercia sospeso come una spada di Damocle sopra un lucernario, crepe larghe un dito nelle fondamenta, muri portanti inclinati, onde di vernice scrostata sull'intelaiatura delle finestre, grossi ragni baldanzosi nel seminterrato, distese di escrementi secchi di onischi e grilli, strani odori fungini ed enterici: ovunque guardasse vedeva la decadenza dell'entropia.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

E POI

Gli piaceva e gli piaceva e gli piaceva e poi all'improvviso non gli piacque più.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

JONAH

Jonah era in seconda elementare ma sapeva già leggere come un bambino di quinta. Spesso leggeva ad alta voce, con un mormorio distinto che era perfettamente in tono con la sua generale tenerezza narniana. Aveva gli occhi scuri e brillanti, la voce da oboe e i capelli soffici come il manto di un visone, e poteva sembrare [...] più un animale senziente che un bambino.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

20080513

NORDIC PLEASURELINES

[...] una nave da crociera bianca e alta come un palazzo a molti piani, la Gunnar Myrdal, nascondeva il fiume e il New Jersey e metà del cielo. Una folla formata per la maggior parte da anziani confluiva verso il cancello e si disperdeva nel lungo e luminoso corridoio retrostante. C'era qualcosa di infernale in quella migrazione risoluta, qualcosa di agghiacciante nella cordialità e nei vestiti bianchi del personale di terra della Nordic Pleasurelines, nel silenzio in cui tutto accadeva, mentre le nuvole si aprivano troppo tardi per salvare la giornata. Una moltitudine sulla riva dello Stige al crepuscolo.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

20080509

ANCORA PIU' FORTE

"Ti andrebbe un po' di vino?"
"Non necessariamente," rispose Alfred. Mentre un fiotto di gratitudine e commozione gli saliva dal cuore, i polsi e le mani che teneva giunte in grembo si misero a sobbalzare senza ritegno. Cercò nella stanza qualcosa che non lo emozionasse, qualcosa su cui posare lo sguardo senza pericolo; ma poichè la stanza era di Chip e poichè accanto a lui c'era Denise, ogni oggetto, ogni superficie, persino la manopola del termosifone o un piccolo graffio sulla parete all'altezza della coscia, gli ricordavano i mondi diversi in cui vivevano i suoi figli e le enormi distanze che lo separavano da loro; e tutto questo fece in modo che le sue mani tremassero ancora più forte.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

20080508

NYC

La luce aveva il colore del mal d'auto. - New York City! - disse Alfred.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

IMPECCABILMENTE

Le finestre impeccabilmente pulite della sala da pranzo inquadravano il caos.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

DI COLPO

(Ecco un modo per riconoscere i luoghi stregati: le persone si addormentavano di colpo).
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

20080507

UN' ALTRA DECADE

Un oggetto quotidiano e amichevole come una matita giaceva sul banco di lavoro nello stesso punto in cui Alfred l'aveva casualmente posata in un'altra decade; lo scorrere di tutti quegli anni l'aveva impregnata di una sorta d'ostilità.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

SITUAZIONE

Alfred aveva udito il postino suonare alla porta e aveva gridato, - Enid! Enid! - così forte che non l'aveva sentita strillare a sua volta, - Al, vado io! - [...] Alfred era emerso dal seminterrato strepitando come un mezzo cingolato, - C'è qualcuno alla porta! - e lei, sempre a un volume piuttosto alto, aveva replicato, - Il postino! Il postino! - e lui aveva scosso la testa davanti alla complessità della situazione.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

INCIPIT

Un fronte freddo autunnale arrivava rabbioso dalla prateria. Qualcosa di terribile stava per accadere, lo si sentiva nell'aria. Il sole era basso nel cielo, una stella minore, un astro morente. Raffiche e raffiche di entropia. Alberi irrequieti, temperature in diminuzione, l'intera religione settentrionale delle cose era giunta al termine.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

A SEGNO

Il tiro a segno è molto più divertente quando il bersaglio è sveglio.
(Neil Gaiman | Nessun Dove)

20080506

TUTTO IN UNA VOLTA

"A Londra esistono delle piccole bolle dei tempi passati, dove i luoghi e le cose rimangono come una volta, simili alle bolle nell'ambra" spiegò. "A Londra c'è molto tempo, e deve andare da qualche parte - non viene usato tutto in una volta."
(Neil Gaiman | Nessun Dove)

DI NUOVO

"Sto per andare a casa. Tutto tornerà di nuovo normale. Di nuovo noioso. Di nuovo meraviglioso."
(Neil Gaiman | Nessun Dove)

IL PROFETA

"Non smetterò mai di dirtelo" disse, con il soddisfatto piacere del vero profeta, "è La maschera della Morte Rossa che si ripete in continuazione. Un'élite decadente si riunisce a fare festa mentre la civiltà va in rovina." Si mise le dita nel naso e se le pulì sulla suola di cuoio delle scarpe nere ben lucidate.
(Neil Gaiman | Nessun Dove)

SVARIATE DECINE DI COSE INCREDIBILI

Richard scoppiò a ridere. Non riusciva a frenarsi. C'era indubbiamente un po' di isterismo, ma anche la stanchezza di chi è in qualche modo riuscito a credere a svariate decine di cose incredibili, senza neppure avere prima fatto una colazione decente.
(Neil Gaiman | Nessun Dove)

20080505

IL BUIO NELLA MENTE

Quindi misero piede sul ponte, e Richard iniziò a comprendere il buio: il buio come qualcosa di solido e reale.
Richard sentiva che gli sfiorava la pelle, cercando, spostandosi, esplorando: gli scorreva nella mente. Poi gli scivolò nei polmoni, dietro gli occhi, in bocca...
(Neil Gaiman | Nessun Dove)

20080504

SHIT

Natalie Portman: If we fuck I'm gonna feel like shit tomorrow.
Jason Schwartzman: That's okay with me.
(Wes Anderson | Hotel Chevalier)

20080502

SECONDA STRADA

Ella s'accascia con obliqua contrazion del corpo su un Divano più disegnato per alimentare le Illusioni della Giovinezza, che a consolare le Certezze dell'Età Matura. Di fuori impazza il Traffico della Seconda Strada.
(Thomas Pynchon | Mason & Dixon)

IL PROSSIMO EVENTO

Adesso è molto tardi, l'Alba è il prossimo evento da considerare, si son lasciate ardere le candele fino a spegnersi, è da tempo che nessuno stappa una Bottiglia; [...]
(Thomas Pynchon | Mason & Dixon)

ABBRACCIO MANCATO

I vecchi Astronomi siedono per un poco in quello che potrebb'essere un Abbraccio, non fosse che si trattengono dal toccarsi.
(Thomas Pynchon | Mason & Dixon)