20150717

7 FEBBRAIO

Mangiare costa poco. Ma qui non c'è lavoro.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

SONO SOLO NOMI

Punta Chueca-Tiburón, El Dólar-Patos, naturalmente sono solo nomi, ma mi riempiono l'animo di oscuri presagi [...]. Ma cosa c'è in questi nomi che riesce a turbarmi, intristirmi, rendermi fatalista, farmi guardare Lupe come se fosse l'ultima donna sulla terra? Poco prima di sera abbiamo ripreso a salire verso nord. Là sorge Desemboque. L'animo nerissimo. Credo addirittura di aver tremato.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

IL SEGRETO DELLA VITA

Mi sedetti e mi misi a guardare i fogli. Non capii nulla, naturalmente, ma non mi aspettavo nemmeno di capirci qualcosa. So che il segreto della vita non è nei libri. Ma so che è bene leggere, [...] è istruttivo o è una consolazione.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

A SUO TEMPO

A poco a poco cominciai a pormi vari interrogativi, ma decisi che non era il momento di mostrarsi sensato. Ogni cosa a suo tempo. Prima discutemmo del tipo di arma da utilizzare.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

SUL PUNTO DI MORIRE

[...] e mi passavano strane idee per la testa. Idee che sembravano pesci morti o sul punto di morire nelle profondità marine.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

DA QUANTO TEMPO

Le domandai da quanto tempo non andava in Messico. Troppo tempo, disse, non ho soldi per la nostalgia.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

FIN DOVE

Non scrivevamo per pubblicare ma per conoscere noi stessi e per vedere fin dove eravamo capaci di arrivare.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

20150704

PIETÀ DI NOI

Che Dio, se esiste, abbia pietà di noi. È a questo che si riduce tutto.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

TUTTI I LIBRI

[...] al generale piaceva scopare nella camera più appartata, una stanzetta non molto grande che però aveva il vantaggio di essere situata in fondo alla casa, lontano dal rumore, accanto a un cortile interno dove c'era una fontana. E al generale dopo aver scopato piaceva uscire in cortile a fumare il suo sigaro e a pensare alla tristezza post-coitum, alla maledetta tristezza della carne, a tutti i libri che non aveva letto.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

C'È E NON C'È

Poi facemmo l'amore ma fu come farlo con qualcuno che c'è e non c'è, qualcuno che se ne sta andando molto lentamente e di cui non sappiamo decifrare i gesti del saluto.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

TUTTO QUA

La vita va vissuta, tutto qua, niente di più. Me l'ha detto un barbone che ho incontrato l'altro giorno uscendo dal bar La Mala Senda. La letteratura non vale nulla.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

QUESTA È L'ORA

La solitudine rende forti. Sacrosanta verità. E magra consolazione, perché anche se vorrei stare in compagnia questa è l'ora in cui nessuno si avvicina alla mia ombra.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

VISITATORE INVOLONTARIO

Ed era così che mi sentivo, non come un morto, ma come un visitatore involontario nel mondo dei morti.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

IL TEMPO PER NIENTE

Con un po' più di tempo avrei finito per abituarmi a lui, cioé ad averne bisogno, e lui avrebbe finito per abituarsi a me. Ma non ci demmo il tempo per niente, eravamo solo amici.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

VENTI SECONDI DOPO

E io gli dissi: affari tuoi, sii felice, vivi e muori laggiù se vuoi, io viaggerò quando avrò i soldi. Allora ti mancherà il tempo, disse lui. Non mi mancherà il tempo, dissi io, al contrario, sarò padrona del mio tempo, farò del mio tempo quello che meglio credo. E lui disse: non sarai più giovane. Lo disse sull'orlo delle lacrime, e vederlo così, piano di amarezza, mi fece rabbia e gridai: a te che importa cosa faccio delal mia vita, dei miei viaggi o della mia giovinezza. E lui allora mi guardò e si lasciò cadere su una sedia, come se all'improvviso si fosse reso conto che stava morendo di stanchezza. Mormorò che mi amava, che non avrebbe mai potuto dimenticarmi. Poi si alzò in piedi (venti secondi dopo aver parlato, al massimo) e mi diede uno schiaffo sulla guancia. E il suono riecheggiò in tutta la casa, eravamo al pianoterra ma io sentii il suono della sua mano (quando il palmo della sua mano non era più sulla mia guancia) salire sulle scale ed entrare in ogni stanza del primo piano, scendere giù dai rampicanti, rotolare come tante biglie di vetro in giardino.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

ECCO COSA PENSAI

Poi mi svegliai. Pensai: il ricordo sono io. Ecco cosa pensai. Poi mi riaddormentai.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

UNA TALE SFORTUNA

Era come se mio padre si stesse sempre spognialndo, si stesse sempre togliendo cose di dosso, di buon grado o a malincuore, ma con una tale sfortuna (o una tale lentezza) che non riusciva mai ad arrivare all'anelata nudità.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

23 DICEMBRE

Oggi non è successo niente. E se è successo qualcosa è meglio non parlarne, perché non l'ho capito.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

COME NELLA VITA

Il problema nella letteratura come nella vita [...] è che uno finisce sempre per diventare uno stronzo.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)

COME UN FIORE

Poi tutto si è trasformato in una serie di fatti concreti o di nomi propri o di verbi, o di capitoli di un manuale di anatomia sfogliato come un fiore, connessi caoticamente fra loro.
(Roberto Bolaño | I Detective Selvaggi)