20161014

A MIA VOLTA

Be' ci sono lesioni cerebrali a est e lesioni cerebrali a ovest, e al piano superiore ci sono lesioni cerebrali, e al piano inferiore ci sono lesioni cerebrali, e nel salotto della mia signora – lesioni cerebrali. Apollinaire fu vittima di lesioni cerebrali – ricorderete la fotografia, la testa fasciata, le poesie... Bonnie e Clyde subirono lesioni cerebrali negli ultimi quattro minuti del film. Ci sono lesioni cerebrali all'orizzonte, che ci vengono incontro come un'enorme nube bulbosa –
E potete anche nascondervi sotto il letto, ma ci sono lesioni cerebrali sotto il letto, e potete nascondervi nelle università ma sono l'anima e la sede eletta delle lesioni cerebrali [...] Lesioni cerebrali causate dalla rivoluzione dormiente che nessuno può risvegliare... Lesioni cerebrali causate dall'arte. Potrei descriverle meglio ne non ne fossi afflitto a mia volta...
(Donald Barthelme | La vita in città)

QUELLA ZONA GRIGIA

La posizione umanista prevede di non attaccare i fiori alla corrente – di lasciarli stare. Gli umanisti sono convinti che ogni cosa vada lasciata stare, libera di essere se stessa, per quanto possibile. La nuova coscienza elettrica, tuttavia, richiede che i fiori vadano attaccati alla corrente, seduta stante. [...] La mia posizione circa la necessità di attaccare i fiori alla corrente si trova da qualche parte a metà strada fra quelle idee, nella zona grigia in cui non si conclude mai niente, in fondo, ma si vacilla un po', riflettendoci su. Il blu dei fiori è molto bello sullo sfondo di quella zona grigia.
(Donald Barthelme | La vita in città)

LA PRIMA DELLE QUALI

Una controproposta fu che gli angeli affermassero il caos. Ci sarebbero state cinque grandi prove dell'esistenza del caos, la prima delle quali era l'assenza di Dio. Le altre quattro sarebbero certamente saltate fuori.
(Donald Barthelme | La vita in città)

SUL VOLTO DELLA STORIA

(Non che tali sconfitte, a volte, non temprino il carattere, insegnandoti che non è solo col successo che si sormonta la vita, e che anche i fallimenti contribuiscono a un indurimento della personalità che, offrendo una superficie ruvida da contrapporre a quella della vita, ti permette di lasciare qualche traccia, qualche sbavatura, sul volto della storia umana – il tuo segno)
(Donald Barthelme | La vita in città)

IN PARAGUAY

Tale è la liscezza delle superfici, in Paraguay, che tutto ciò che non è liscio viene considerato di valore.
(Donald Barthelme | La vita in città)

SOTTO FORMA

Il silenzio è anche disponibile sotto forma di rumore bianco.
(Donald Barthelme | La vita in città)

IL PADRE DI QUALCUNO

È il padre di qualcuno. Questo è chiaro. È paterno. Il grigio della testa. Il gonfiore del viso. La piega delle spalle. La ciccia dell'addome. Le lacrime che cadono. Le lacrime che cadono. Le lacrime che cadono. Ancora lascrime. A quanto pare è deciso a proseguire su questa strada salina. [...] Ma perché non si alza, non si ricompone, non si asciuga il viso? Sta cercando di metterci in imbarazzo? Ha bisogno di attenzioni? Sta cercando di rendersi interessante. Forse vuole farsi passare una pezza fresca sulla fronte, farsi tenere la mano, massaggiare la schiena, frizionare il collo, carezzare i polsi, ungere i gomiti con oli pregiati, dipingere le unghie con piccole immagini di Dio che benedice l'America. Non sarò io a farlo.
(Donald Barthelme | La vita in città)

20161006

CLIFF HOUSE

Where would you drive?
Probably by the beach. Around dusk. Stop at the Cliff House.

Why the beach?
I feel like I have to have some purpose when I drive around, but I can't be completely aware of it. So I drive toward the water and when I'm at the beach I know I'm there.

(Eli Wolfe, Age 16, School of the Arts, San Francisco, Q&A with Dave Eggers for Beck's Odelay Deluxe Edition)

SO LONG

I've been drifting on this wave so long
I don't know if it's already crashed on the shore
[...]
I've been drinking all there tears so long
All I've got left is the taste of salt in my mouth

(Beck | Volacano)