20080627

RIM

The April night was clear and warm and smelled of lime and fir, like the desert's rim, the place you'd reach in a day if you walked east out of the city, which you'd never do.
(Jonathan Lethem | You Don't Love Me Yet)

ANYTHING BUT

They'd discuss anything but what they really felt, the silently expanding center of the universe.
(Jonathan Lethem | You Don't Love Me Yet)

HELLISHINE

Let the hellish sunshine makes its case, the previous night wasn't finished.
(Jonathan Lethem | You Don't Love Me Yet)

NOT NOT

"I'm not nervous, but then again I'm not not nervous," he said, without turning. "I find I actually don't want to disappoint you."
"You don't."
"Or be disappointed."
(Jonathan Lethem | You Don't Love Me Yet)

A GOOD IDEA

"I want to see you," she said.
"I don't know if that's a good idea."
"I need to."
"I'm free tomorrow night."
(Jonathan Lethem | You Don't Love Me Yet)

20080624

SECRETS FROM YOURSELF

"I guess the best secrets from yourself are the ones that even if someone else tells them to you, you still don't know them."
"Sure".
(Jonathan Lethem | You Don't Love Me Yet)

BEAUTIFUL CATASTROPHE

"She was the kind of beautiful woman who makes other women angry," he said. "They'd see her and begin accidentally breaking stuff or getting stomachaches and needing to go home. She was a kind of beautiful catastrophe in that way. She'd ruin parties."
(Jonathan Lethem | You Don't Love Me Yet)

A PARTY

"It's going to be a dance party," said Falmouth. "Only the rule is you can't bring anyone you know. And you have to wear headphones. You have to listen to whatever you prefer to dance to, your own mix. [...] What I want is a sea of dancing bodies, each to their own private music. I might call it Party of Strangers. Or maybe Aparty, like apart, y."
(Jonathan Lethem | You Don't Love Me Yet)

ABRASION

Monkeys dripped from distant palms, more fruit than creature, refusing to dance. A coyote exasperated the limits of his cage, sniffing distance from hills he might have known. Turtles pedaled in dust. The zoo was an abrasion, Los Angele's arid skeleton poking into evidence.
(Jonathan Lethem | You Don't Love Me Yet)

MY PROBLEM

"My problem is I don't believe in the place where the sentences came from anymore."
(Jonathan Lethem | You Don't Love Me Yet)

THIS CONDITION

"My eyes destroy you."
"What?"
"I have this condition called monster eyes. I find something not to like and it becomes enormous, it becomes the whole world. Once it was a woman's fingernails. I started to think they were too weird and short and stubby, and then it was all I could think about. I tried encouraging her to work on her cuticles, to push them up - am I disgusting you?"
"No."
(Jonathan Lethem | You Don't Love Me Yet)

THE BOX

"This white box is everything i can't stand about contemporary everything"
(Jonathan Lethem | You Don't Love Me Yet)

20080616

STABILITA´

[...] la verita´ era un insieme di strati che si possono sbucciare quando una relazione ha assunto la stabilita´ [...]
(Rick Moody | Demonology)

IL SETTIMO ANNO

[...] Non sei capace di rimanere in tema, tu divaghi e tracimi, mi diceva, nel bar dell´Upper East Side, nel settimo anno del nostro groviglio [...]
(Rick Moody | Demonology)

IN CASA

Maschietti entrano in casa angosciati; litigano. I maschietti sono brutti, sono dei perdenti, nessuno mai gli vorra´ bene, entrano in casa.
(Rick Moody | Demonology)

20080613

FOREVER

I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)

PEOPLE

I drink to make other people interesting.
(Groucho Marx)

20080612

BIG BANG

Gli eccessi di un profilo di Manhattan, a questa distanza, come il Big Bang di un passato inconcepibilmente remoto; una coperta era stata buttata su qualcosa di più perfetto, di cui le stelle erano un'approssimazione, perforazioni della notte.
(Rick Moody | Demonology)

FIERA D'AUTUNNO

Autunno in provincia, fiera delle tonalità. La gente sfilava dagli uffici, dai condomini, e si affacciava dalle verande. Per mesi non avrebbero più potuto farlo. Le foglie ingombravano le strade, ostruivano le fognature. Da dove arrivavano queste foglie?
(Rick Moody | Demonology)

P.N.A.

Spettrale, un nonno, del partito dei nonni abbandonati, apparve in cima alla scalinata dove mi ero seduto, con la mia macchina fotografica che non avrei comunque tirato fuori dalla custodia.
(Rick Moody | Demonology)

20080611

TEMPO REALE

Psicologicamente è un'esperienza strana essere consapevole del fatto che il tempo reale della tua vita scorre più in fretta del tempo narrativo che cerchi di riprodurre. A volte ti senti molto oppresso.
(Adrian Tomine | Intervista a The Believer, da Una Lieve Imperfezione)

DOCCIA FREDDA

[...] è una doccia fredda quando ti rendi conto di non essere neanche minimamente speciale e fuori dal comune come pensavi quando eri un adolescente alienato.
(Adrian Tomine | Intervista a The Believer, da Una Lieve Imperfezione)

20080606

IN FONDO

Ero sceso a Times Square per prendere la linea della Settima Avenue e, come d'abitudine, aspettavo la partenza del treno seduto in fondo, nel vagone vuoto; se mai arriverete a comprendere che la terra è solo un puntino nell'imperscrutabile meccanismo dell'universo che ruota attorno a voi, provate a immaginarvi l'ultimo vagone.
(Rick Moody | Demonology)

ACNE

Non piace a nessuno un tizio che predice il futuro. Lasciatevelo dire. Un tizio che prevede gli eventi. E' un po' come avere un acne spaventosa. Avevo anche quella.
(Rick Moody | Demonology)

DOUBLE ZERO

Lo struzzo è una roba poetica, lasciatevelo dire. L'uccello più grande sul pianeta Terra. Lo struzzo è alto quasi due metri e mezzo e pesa un centotrenta chili e ha un cervello appena più grande di quello di un piccione. Ha zampe con sole due dita. Può raggiungere una velocità pari a ottanta chilometri all'ora e, credetemi, io li ho visti correre. Immaginate di trovarvi all'altro capo del nostro allevamento di struzzi, il Rancho Double Zero, con in mano un boccale dei Cleveland Indians zeppo di mais, e uno struzzo vi carica a tutta velocità come un TIR sull'autostrada. Come se vi piombasse addosso un piccione, tranne che quel piccione ha la stazza di un furgone. Non si può non accennare all'espressione di incredibile stupidità dipinta sulla faccia dello struzzo, lo dico nel caso non vi sia capitato di vederne uno di recente. Sono dei gran bocca-aperta, gli struzzi, tengono sempre il becco socchiuso. E questo vi dice abbastanza sul loro conto. Luci accese, nessuno in casa. [...] E comunque, il fatto è che gli struzzi cercano sempre di inchiodare a terra i loro simili, montandoci sopra per farseli, senza badare se si stiano ingroppando un maschietto o una femminuccia. E a proposito di sesso e struzzi, sono praticamente certo che i tizi che lavoravano nell'allevamento di mio padre cercassro di appoggiarglielo, al prodotto del Rancho Double Zero. Con un cervello di quelle dimensioni nel cranio, era ovvio che lo struzzo non avrebbe considerato un oltraggio al proprio corpo intrattenersi intimamente con un vero hombre del Midwest in vena di smancerie. A dire il vero è sconvolgente che quel cervellino di formica nei loro crani da struzzo possa far funzionare l'estremità opposta. E' sconvolgente che gli impulsi cerebrali potessero arrivare così lontano, con quella voluminosa parte centrale da attraversare che era tutta carne rossa, chili e chili di roba, come recitano i nostri opuscoli, ma con un contenuto di grassi così basso che vi stupirà. In realtà, sa di pollo, come diceva la nonna prima di quell'incidente in cui morì soffocata.
(Rick Moody | Demonology)

MISSIONE

La nostra missione era celebrare i più bei giorni nella vita delle persone. La nostra missione era scatenare ad ogni costo accessi di gioia. La nostra missione era rimuovere i residui vischiosi della sofferenza e del dolore per rivelare la luce radiosa della promessa. La nostra missione era produrre ricordi perfetti.
(Rick Moody | Demonology)