20100201

ZOOT

Sì, Roger porta un invitato, il marinaio Bodine, il quale è riuscito a farsi mandare uno zoot dalla Zona del Canale di Panama (gli addetti alla chiusa indossano quell'abito come uniforme, in combinazioni di colore stupefacenti, come quelle dei pappagalli tropicali, giallo, verde, lavanda, vermiglio), uno zoot di dimensioni incredibili: i risvolti a punta si estendono ben oltre il resto del vestito, tanto che li si è dovuti rinforzare con le stecche delle grucce, e sotto la sua camicia di raso, in due tonalità diverse di viola, l'azzimato lupo di mare porta addiritura un corsetto che lo rende simile a una silfide, gli riduce la vita a ottantacinque centimetri di circonferenza per far spazio alla drastica attillatura della giacca, che gli arriva dunque fin sulle ginoccia con uno spacco quintuplo, pieghettata in stile kilt, metri e metri di stoffa che scendono giù fin sopra il culo. I pantaloni, assicurati da una cintura all'altezza delle ascelle, si restringono al fondo, non più larghi di venticinque centimetri, in modo che per potervi infilare i piedi Bodine ha dovuto usare delle cerniere lampo nascoste. Il completo è blu, non del tipico blu dei vestiti, no, è proprio BLU: blu vernice. Non c'è nessun pericolo che passi inosservato. Dove si assembra un capannello, quel vestito tormenta la visione periferica della gente, rendendo di fatto impossibili le conversazioni futili. E' un vestito che costringe la gente a parlare di cose fondamentali, quanto lo sono i suoi colori, oppure a sentirsi superficiali. Un vestito sovversivo, indubbiamente.
(Thomas Pynchon | L'Arcobaleno Della Gravità)

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