20110213

IN UN ALTRO TEMPO

Infatti, quando il tempo in cui l'uomo di talento si trova forzato a vivere è stupido e piatto, l'artista, anche a propria insaputa, è assillato dalla nostalgia di un altro secolo. Non potendo che raramente e per poco accordarsi con l'ambiente in cui cresce, esaurito che abbia il godimento che può dargli lo studio di quell'ambiente, l'osservazione e l'analisi esercitate su chi lo subisce - piacere che bastava a distrarlo - sente sorgere in sé e sbocciare una confusa brama di emigrare; aspirazione che studio e riflessione portano poi a chiarirsi: istinti, sensazioni, tendenze ataviche si risvegliano, si precisano, s'impongono, diventano imperiosa esigenza. S'affacciano in lui riminiscenze di cose e persone estranee alla sua personale esperienza; finchè l'ora scocca che a forza egli evade dal reclusorio del suo tempo per aggirarsi in piena libertà in un altro tempo, che crede per un'estrema illusione a sé più consono.
(Joris-Karl Huysmans | À Rebours)

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