20071009

MRS MERRILL

His wife was from California, the sunny part. My grandmother used to speculate that she had been one of those permanently tanned, bouncy blondes - a perfectly wholesome type, but entierly too easy persuaded that good health and boundless energy for good deeds were the natural results of clean living and pratical values. No one had told her that health and energy and the Lord's work are harder to come by in bad weather. Mrs Merrill suffred in new Hampshire. [...] Even in the summer, she couldn't tan; she turned so dead white in the winter, there was nothing for her to do in the sun but burn.
(John Irving | A Prayer For Owen Meany)

9 comments:

peppino.leonida said...

tutto questo ha il sapore dolcissimo e lontanissimo di quell'america che non esiste e che rimpiango di aver perduto. il tessuto dello sfondo e' quello delle pareti di una casa americana dove cuoce una torta di mele, mentre una macchina lucida entra nel vialetto. di nuovo una prova di equilibrio raffinatissimo di chi cura il contenuto in base al conteniore, come solo il miglior pop sa fare.
luca

cornelius said...

nello spirito della mia corrente artistica designata, l'appropiazionismo (una sorta di citazionismo elevato ad arte), l'intento è più quello di una voce calma e solitaria al microfono di una radio di confine, "the voice of the last frontier" come recita la stessa insegna della kbhr, la radio del mio telefilm preferito ("northern exposure") da cui la voce di chris del mattino citava withman e gli altri grandi della letteratura americana. alla maniera, dunque, di chris in the morning show, le citazioni in cui sbatto ogni giorno, per continuare (e qui cito il nostro caro woody allen) a citarsi addosso.

cornelius said...

ps
bella questa cosa di cambiare nome per ogni blog (o per ogni post?)
anch'io, come puoi vedere nel mio profilo, lavoro nel campo delle biotecnologie, ma vivo a niue, che magari non è nemmeno così lontano dall'isola di natale...

peppino.leonida said...

in realta' mi piace giocare con quel "said..." che rimane li', immutabile. mi piace usarlo per fargli capire che sono io che comando. "Simon says..." e' ancora un modo di dire da queste parti, quindi, in tema di americanita'. suonava bene. Se apri un altro blog saro' costretto a trovare un altro nome. Quindi fai pure.
luca

cornelius said...

radio kbhr è dedicato alle citazioni, ma presto saranno disponibili polar seltz, per i racconti (sto ancora cercando di capire come funziona esattamente il diritto d'autore sul web), e volvo polar per le foto di viaggio. però hai ragione sulla questione contenuto e contenente, è una cosa a cui cerco di stare attento. devo però ancora riuscire a modificare il colore dello sfondo, che vuole essere sì una carta da parati, ma aspira a distinguersi da tutte le altre...

cornelius said...

ps
cosa vuol dire esattamente l'americanissimo "simon says"?
ti propongo intanto anche l'irachenissimo "sayd said".

peppino.leonida said...

simon says e' una cnzone per bambini che si balla con una coreografia che segue, per l'appunto, cio' che simon dice nel testo. ne esiste anche una versione in italiano: batti in aria le mani e poi falle girar, se fai come simone non puoi certo sbagliar. dire "simon says..." significa dire ironicamente che ti uniformi a un comportamento stereotipato, imposto (credo, ma potrei sbagliarmi).
Luca

peppino.leonida said...

ovviamente: http://en.wikipedia.org/wiki/Simon_says
mi smentisce, almeno in parte.

cornelius said...

non così tanto, tutto sommato. è comunque incredibile quanti link culturali siano legati a una frasetta soggetto-verbo semplice semplice come questa. in ogni caso uno dei miei pseudonimi preferiti (da usarsi nella mia eventuale versione electro-dance) è "simon electric", preso paro paro dal nome della ditta di materiale elettico (e poi di strumentazioni elettroniche) aperta da uno dei protagonisti (paul simon, ma con la esse morbida tedesca, simile ad una nostra zeta dolce, per cui non paul simon della premiata ditta simon & garfunkel) di "heimat" (diretto da edgar reitz) una volta emigrato in u.s.a.