20110720

IN TUTTI I SOBBORGHI

Era uno di quegli alberghi come ce n'è in tutti i sobborghi di provincia, con grandi scuderie e piccole stanze da letto e cortili dove si vedono i polli beccare l'avena sotto i calessi incrostati di fango dei commessi viaggiatori; - buone vecchie dimore dai balconi di legno tarlato che cigolano al vento nelle notti d'inverno, sempre piene di gente, di baccano e di cibarie, con i tavoli neri impiastricciati di caffè al rum, i grossi vetri ingialliti dalle mosche, i tovaglioli umidi chiazzati di blu dal vino; e , conservando un'aria paesana, come garzoni di stalla in abiti festivi, hanno un caffè sulla strada, e dalla parte della campagna un recinto di legumi.
(Gustave Flaubert | La Signora Bovary)

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