20131122

DA LONTANO

Ma sono così tante le cose che vogliamo e così poche quelle che possiamo avere. Passò l'estate, ci fu sole e pioggia e vento e bonaccia. Vado a correre, diceva lei, faccio un giro fuori, diceva lui, controllo la recinzione, oppure non diceva proprio niente perché era il fattore e non doveva dare spiegazioni a nessuno quando usciva. Pensava ai suoi seni, alle sue natiche, e lei alle sue spalle larghe e ad affondare le mani nella sua carne morbida. Si incontravano sempre nello stesso posto e visti da lontano sembravano picchiarsi.
(Jón Kalman Stefánsson | Luce D'Estate Ed È Subito Notte)

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