20140510

CHIAROSCURO

La luna sorgeva a fior d'acqua, e sulla città ancora immersa nelle tenebra brillavano chiarori luminosi: il timone di un carro in un cortile, uno straccio appeso, lo spigolo di un muro, una collana d'oro sul petto di una divinità. Qua e là, sui tetti dei templi, i globi di vetro splendevano come grossi diamanti.
Ma confuse rovine, mucchi di terra nera, giardini punteggiavano l'oscurità di masse più cupe, e in fondo a Malqua le reti da pesca erano stese da una casa all'altra come giganteschi pipistrelli con le ali spiegate.
(Gustave Flaubert | Salambò)

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