20120203

LA NOIA DELLA VITA MILITARE

Di solito, quando si uccideva qualcuno, l'unica cosa che si provava era un senso di fastidio, lo stesso fastidio che può essere causato da un insetto che c'è ronzato attorno per troppo tempo. Bisogna distruggerlo, e lo sforzo fisico che richiede un atto simile, la sua banalità, la consapevolezza che è solo un'unità in una serie apparentememnte infinita, che ucciderne uno non basterà, non ci esimerà dal doverne uccidere altri domani, e poi dopodomani, e così via... la futilità di quell'atto è talmente irritante che si finisce col portare in ogni nostra altra azione un po' di quella crudeltà provocata dalla noia della vita militare, la quale, come tutti i soldati di cavalleria ben sanno, è davvero micidiale.
(Thomas Pynchon | V.)

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