20150224

A UN CERTO STADIO

A poco poco, contemplando la carne trafitta e i corpi dei testimoni del supplizio, piegati per l'afflizione come canne, compresi che a un certo stadio il dolere cancella il proprio presupposto: la coscienza, e quindi anche se stesso, forse – ne sappiamo così poco. È certo invece che la sofferenza psichica è di fatto infinita.
(W. G. Sebald | Gli Emigrati)

No comments: