20150214

COME PRIMA, COME ADESSO

Tutto doveva rimanere come prima, come lo aveva sistemato lui, come era adesso, e niente doveva aggiungersi tranne gli scarti prodotti mentre dipingeva i suoi quadri, tranne la polvere che si posava senza sosta e che – così ebbe modo di capire a poco a poco – era forse quanto di più caro avesse al mondo. La polvere, diceva, gli era molto più familiare della luce, dell'aria, dell'acqua. Nulla gli risultava più insopportabile di una casa dove si spolvera, e non c'era luogo dove si trovasse così bene come là dove le cose possono restarsene indisturbate e ovattate sotto il sedimento di velluto grigio che si produce quando la materia, alito dopo alito, si dissolve nel nulla.
(W. G. Sebald | Gli Emigrati)

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