20150614

UN'ALTRO BICCHIERINO

"Confessate... Ehi, due bicchierini di vodka!... Confessate..." gridava Pavel Jakovlevič, assumendo un aspetto tumido e pingue; il suo piccolo volto, ingrassato, era tutto enfiagioni e papille... "Scommetto che per voi rappresento un enigma."
A un tavolo sedeva il marinaio quarantacinquenne (all'apparenza un Olandese).
"Con alcool?..."
Vicino all'Olandese s'era poasta una mole di pietra.
"Dunque, giovanotto..."
"Che c'è?"
"Che ne dite del mio comportamento in istrada?"
"Ah, parlate ancora di questo?"
"Un altro bicchierino?
"Un altro..."
Pavel Jakovlevič frugacciava smanioso con la forchetta tremante, sforzandosi di infilzare un viscido canterello:
"Non è vero che era strano là fuori?" 
"Dov'era strano?"
", presso quello steccato... No grazie, niente sardine." 
Ai tavoli gozzovigliava una genìa di bastardi: né uomini né ombre; erano tutti abitanti delle isole; e gli abitanti delle isola sono una strana genìa di bastardi: né uomini né ombre.
Pavel Jakovlevič veniva assumendo un aspetto tumido e pingue: tutto enfiagioni e papille e bianche verruche:
"Un altro bicchierino?"
"Un altro..." 
 
(Andrej Belyj | Pietroburgo)

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