20080522

REPULSIONE

Denise era un po' preoccupata dall'entità della propria repulsione. Non capiva che cosa la rendesse tanto cattiva. Le dispiaceva di essere così cattiva. Sembrava che ci fosse qualcosa di sbagliato nel suo modo di vedere se stessa e gli altri.
[...]
"Che c'è?"
"Niente," disse lui. "Cerco solo di immaginare come sia essere te."
"Che vuoi dire?"
"Voglio dire bella. Intelligente. Disciplinata. Ricca. Futura studentessa universitaria. Com'è?"
Denise provò il ridicolo impulso di rispondergli toccandolo, facendogli sentire com'era. Era l'unico modo, davvero, per rispondere.
(Jonathan Franzen | Le Correzioni)

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